Ci sono anche Oprah WInfrey, Bill Clinton e Stevie Wonder
Chicago, 22 ago. (askanews) – Un intervento a sorpresa della regina dei talk show, Oprah Winfrey, che dice “scegliamo la gioia” è stato uno dei momenti chiave della terza serata della convention democratica a Chicago. John Legend e Sheila E. sono fra gli artisti venuti a celebrare la candidata presidente Kamala Harris, ma c’è anche Stevie Wonder che canta Higher ground, e che dice “questo è il momento da ricordare, quando direte ai vostri figli dove eravate e cosa avete fatto”.C’erano anche tanti esponenti dem, da Hakeem Jeffries, capogruppo alla Camera dei rappresentanti, al governatore della Pennsylvania Josh Shapiro.E l’ex presidente Bill Clinton che scherza, “due giorni fa ho celebrato 78 anni, il più vecchio di quattro generazioni della mia famiglia, ma sempre più giovane di Donald Trump”. Ma la terza serata della convention è stata soprattutto la celebrazione del candidato vicepresidente Tim Walz, il governatore del Minnesota che Kamala Harris ha scelto come il suo compagno di corsa verso la Casa Bianca, il suo contraltare: lui bianco, di uno Stato del centro, uomo, capelli bianchi, ex allenatore di football, noto per il senso pratico e l’oratoria da energico padre di famiglia, ma anche per le sue politiche progressiste. Accolto con ovazioni dal pubblico della convention, a cui però ha ricordato che può attrarre anche gli indipendenti: “Sono un cacciatore, sparo meglio della maggior parte dei repubblicani al Congresso e ho i trofei che lo dimostrano”.Fra il pubblico adorante c’è anche la sua famiglia la moglie Gwen la figlia Hope e una delle immagini che resteranno della serata è il figlio Gus che scoppia a piangere di commozione mentre il padre dice “siete tutto il mio mondo”Tim Walz accetta ufficialmente la candidatura, “è l’onore della mia vita” dice. L’ultima serata, la quarta, sarà dedicata alla candidata presidente Kamala Harris. La kermesse democratica fin qui, con grande sfoggio di unità, ha puntato a dimostrare che è la scelta giusta per guidare il paese e portare alle urne tutti gli elettori che fecero vincere Joe Biden quattro anni fa: donne, neri, ispanici. Sarà il suo momento di apoteosi.