ROMA – È partita dal Circo Massimo la manifestazione di Cgil e Uil per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, per la difesa e il rafforzamento della sanità pubblica, per una riforma fiscale e per la tutela dei salari. Alla testa della manifestazione le lavoratrici e i lavoratori portano uno striscione con la scritta ‘Adesso basta!‘. Su altri cartelli si legge ‘C’hanno lasciato co’ na scarpa e ‘no zoccolo’, ‘So’ tutti boni con il contratto dell’artri’ e ‘Le chiamano morti bianche ma sono ‘omicidi sul lavoro’.
BOMBARDIERI: IN PIAZZA CON IL PAESE REALE CHE SOFFRE
“Siamo in piazza per dimostrare che c’è un Paese reale che soffre, che ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese e a fruire dei servizi sanitari. C’è un Paese che fa fatica a vivere una vita normale e dignitosa. Sei milioni di poveri, cinque milioni di lavoratori con il contratto scaduto hanno bisogno di risposte sulla sanità, sul lavoro, sulla sicurezza. Hanno bisogno di dire che in questo Paese ci sono persone che pagano sempre le tasse e c’è qualcuno che non le paga mai. E il Governo fa finta di non vedere”. Lo ha detto il segretario generale Uil, Pierpaolo Bonbardieri, arrivato al corteo nazionale Cgil e Uil per la sanità pubblica partito dal Circo Massimo, a Roma. “Stiamo parlando del Paese reale, non quello che vive nei talk show o nei palazzi della politica, e che vive la difficoltà di una sanità che non funziona e ha difficoltà con i salari”, ha aggiunto.
BOMBARDIERI: CISL? CI SONO SENSIBILITA DIVERSE
Bombardieri ha commentato anche l’assenza della Cisl alla manifestazione: “La Cisl? Ci sono diverse sensibilità, noi continuiamo sulle piattaforme unitarie”. E ancora: “Tutti insieme avevamo chiesto di intervenire sulla sanità e i dati del Def dimostrano che gli investimenti in sanità diminuiscono. Al di là dei numeri, basta andare nei pronto soccorso e chiedere alle persone che non si curano. La domanda che facciamo ai politici è: in un Paese come il nostro, è accettabile una cosa del genere? Quattro milioni e mezzo di persone che non fanno visite mediche”, ha detto.
LANDINI: DIRITTI COSTITUZIONE NON GARANTITI, NON CI FERMEREMO
“Questo è un messaggio del Paese reale. Visto che stanno raccontando delle balle, visto che stanno cercando di controllare tutto, ma questo è il Paese reale che parla e che dice quali sono i problemi e la necessità di cambiare. Il mondo del lavoro è quello che tiene in piedi questo Paese e non ce la fa più. Ha un problema salariale grande come una casa, ha un livello di precarietà inaccettabile. I diritti fondamentali della nostra Costituzione oggi non sono garantiti. A partire dal diritto alla salute, alla sanità pubblica, all’istruzione, al diritto al lavoro che oggi è precario e si continua a morire sul lavoro in un modo indecente”. Lo ha detto il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, arrivato al corteo nazionale Cgil e Uil per la sanità pubblica partito dal Circo Massimo, a Roma. “Il messaggio è che c’è bisogno di cambiare e c’è bisogno che si ascolti il mondo del lavoro. Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Abbiamo cominciato a novembre, non abbiamo avuto risposte e intendiamo andare avanti senza escludere l’uso di nessuno strumento democratico che abbiamo a disposizione. Lo stiamo facendo per dare un futuro a questo Paese, a partire dai giovani, dalle donne e dalla centralità delle persone”, ha concluso.
LANDINI: ASSENZA CISL? È IMPORTANTE UNITA DEI LAVORATORI
“In questo momento è molto importante l’unità dei lavoratori, e siccome qui mi pare che ci siano il punto fondamentale è discutere di che cosa fare concretamente. Noi lavoriamo per unire il mondo del lavoro e per dare a tutte le persone il diritto di manifestare. Da questo punto di vista anche quando esistono idee diverse è la democrazia. Penso che questo sia un compito molto importante delle organizzazioni sindacali”, ha detto Landini sull’assenza della Cisl in piazza.
L’articolo A Roma il corteo di Cgil e Uil per la salute e la sicurezza sul lavoro: “Adesso basta!” proviene da Agenzia Dire.
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