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Aeronautica Militare al servizio della vita: gemellini trasferiti da Napoli a Milano

NewsAeronautica Militare al servizio della vita: gemellini trasferiti da Napoli a Milano

Volo umanitario urgente da Capodichino a Linate per trasferire i due bimbi dal Policlinico “Luigi Vanvitelli” all’Ospedale dei Bambini “Buzzi”

Missione umanitaria per un C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa (Aeronautica Militare) che ha effettuato un trasporto d’urgenza che ha visto protagonisti due gemellini di soli otto mesi.

Affetti da una grave patologia, i piccoli pazienti dovevano essere trasferiti dalla Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” al reparto di Terapia Intensiva Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano, specializzato nelle cure richieste.

La Prefettura di Napoli, su segnalazione dell’avvocato napoletano Silvio Piantanida (nella foto in basso), console onorario della Repubblica dell’Angola, in accordo con la terapia intensiva neonatale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha richiesto l’intervento urgente dei mezzi dell’Aeronautica Militare.

Immediatamente, l’equipaggio del 46° Stormo di Pisa ha predisposto il velivolo per ospitare non solo i due piccoli pazienti, ma anche un’ambulanza allestita al suo interno e l’équipe medica dell’ospedale partenopeo. A bordo, oltre ai neonati, ha viaggiato anche la madre dei gemelli.

Il C-130J è decollato dalla base di Pisa, dirigendosi verso Napoli Capodichino, dove il personale di comando dell’aeroporto ha coordinato le operazioni di imbarco dei pazienti, dei medici e dell’ambulanza di soccorso. Terminata questa fase, il velivolo è ripartito alla volta di Linate.

A Milano, nell’area predisposta per i voli umanitari, l’équipe sanitaria attendeva i gemellini per trasferirli immediatamente alla Terapia Intensiva Pediatrica del “Vittore Buzzi”.

«Ho vissuto uno dei momenti più intensi e significativi della mia carriera», ha commentato Ferdinando Spagnuolo (nella foto in alto), dirigente medico nella Terapia Intensiva Neonatale dell’AOU “Luigi Vanvitelli”.

«Grazie al coordinamento del Ministero della Difesa e del Ministero della Salute, unito alla collaborazione dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato e della Protezione Civile, siamo riusciti a realizzare quello che definirei un autentico piccolo miracolo umanitario: un trasferimento sanitario urgente e ad altissima complessità, da una Terapia Intensiva Neonatale a un centro di riferimento nazionale.

I due gemelli, affetti da una rara sindrome genetica, sono partiti da Napoli per approdare a Milano, dove avranno accesso a cure più avanzate».

Spagnuolo ha inoltre voluto ricordare la drammatica storia di questa famiglia, originaria di El Salvador e regolarmente residente in Italia: «Hanno vissuto un calvario iniziato con una nascita pretermine e proseguito per oltre otto mesi.

A loro, cittadini stranieri ma parte integrante della nostra comunità, il nostro Paese ha risposto con tempestività, umanità e straordinaria competenza.

In un contesto spesso segnato da esitazioni e burocrazie, le istituzioni coinvolte hanno pronunciato un ‘sì’ chiaro e deciso, sostenuto dalla professionalità e dall’empatia di equipaggi di volo e di terra, di ogni operatore sanitario e di ogni servitore dello Stato che ha reso possibile questo trasferimento».

Il ruolo istituzionale dell’Aeronautica Militare

Missioni come questa rientrano tra i compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare, che, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, mette a disposizione equipaggi e mezzi per salvare vite umane o supportare la collettività nei casi più urgenti.

Trasporti sanitari d’emergenza, missioni di soccorso, trasferimento di organi e, come in questo caso, voli umanitari: ogni volta si tratta di un esercizio di rapidità, coordinamento e precisione, in cui i C-130J e i loro equipaggi confermano il proprio valore strategico al servizio del Paese e della collettività.

Grazie a questa operazione, i due gemellini di otto mesi potranno proseguire a Milano le terapie necessarie, sperando di ottenere risultati positivi.

I ringraziamenti del personale medico, delle famiglie e delle autorità locali costituiscono il riconoscimento più sincero per uomini e donne che, con generosità e professionalità, fanno dell’aiuto al prossimo il cuore del proprio servizio.

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