“Eliminare frammentazione dei Mercati dei capitali UE”
Nell’Unione Europea, “è essenziale dare un taglio alla disomogeneità del mercato dei capitali tra i vari Paesi attraverso l’introduzione di un titolo di stato europeo”. Questo è quanto dichiarato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle sue osservazioni conclusive sulla Relazione annuale dell’Istituzione.
Secondo Panetta, l’approccio agli eurobond deve includere “due obiettivi principali: sostenere la parte pubblica degli investimenti e offrire una base comune, robusta e attendibile per l’intero sistema finanziario”.
Nel contempo, “è vitale attrarre capitali privati per finanziare iniziative imprenditoriali innovative”. E “per farlo, è urgente completare la creazione di un mercato dei capitali europeo completamente integrato, capace di destinare risparmi a investimenti a lungo termine con elevato rendimento atteso, incluso lo sviluppo di fondi di venture capital e private equity a livello continentale”.
“Secondo le nostre analisi, un mercato dei capitali unificato, attorno a un titolo comune europeo, potrebbe abbattere i costi di finanziamento per le aziende, sbloccando investimenti aggiuntivi pari a 150 miliardi di euro ogni anno e aumentando, in modo stabile, il prodotto dell’1,5%. Panetta ha continuato dicendo che l’impatto sul Pil potrebbe essere fino a tre volte superiore se i nuovi fondi venissero investiti in progetti ad alta tecnologia”.
“Questo impatto sarebbe tanto più significativo quanto più un mercato unico di capitali presentasse caratteristiche di liquidità, complessità e capacità di offrire migliori opportunità di diversificazione, riuscendo così ad attirare capitali dall’estero. L’esperienza di Next Generation EU dimostra che è possibile emettere debito comune per supportare un ambizioso piano di investimenti europei – ha sottolineato – senza necessità di formare un’unione fiscale o creare un Ministero delle Finanze europeo”.
Giovanni Lombardi Stronati