Tra destinatari del documento di protesta anche Regione e Abi
Milano, 21 mag. (askanews) – “A distanza di quattro mesi dal decreto sullo stato di calamità per la viticoltura abruzzese, nel 2023 colpita dalla peronospora che ha ridotto la produzione di uva in Abruzzo di circa il 70% (più del doppio rispetto alla media nazionale) fino ad annientarla in vaste aree, non c’è stata alcuna erogazione di risorse”. E’ quanto si legge in un documento che il comparto vitivinicolo abruzzese ha inviato al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente e all’Associazione bancaria italiana (Abi).
“Nulla è stato fatto in merito all’attivazione delle provvidenze previste – prosegue il documento – per le quali vi sono solo indicazioni generiche e non esaustive da parte del sistema bancario che, di fatto, pongono le aziende interessate nella condizione di non poter accedere agli indennizzi attesi, con gravissime conseguenze in merito alle relative esposizioni debitorie che, in assenza di un intervento immediato, rischiano di passare entro poche settimane in situazioni di ‘esposizioni creditizie deteriorate'”.
In assenza di risposte “entro il 31 maggio”, Consorzio di tutela vini d’Abruzzo, Assoenologi, Cia Abruzzo, Città del Vino, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Daq Vino d’Abruzzo, Fivi Abruzzo, Gva, Legacoop Abruzzo, Liberi Agricoltori Abruzzo e Movimento turismo del vino, annunciano “significative manifestazioni”.
“È bene far presente che, per la sopravvivenza di migliaia di aziende viticole abruzzesi, non è fondamentale solo lo stanziamento delle risorse ma anche la certezza dei tempi di erogazione” ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo, Alessandro Nicodemi, sottolineando che “ancora oggi mentre l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e l’Inps, hanno attivato specifici sportelli per la presentazione delle istanze relative ai contributi in conto capitale e per le agevolazioni previdenziali, nulla è stato fatto per l’attivazione dei prestiti, ma soprattutto, per la moratoria dei mutui in essere, cioè la loro sospensione”.
Il comparto vitivinicolo abruzzese chiede pertanto di conoscere “i tempi di elargizione da parte di Agea dei contributi in conto capitale, nonché le modalità ed i tempi di attuazione dei provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo, l’elargizione dei micro-prestiti da parte della Fira Abruzzo relativi al bando 2023 (2,5 milioni di euro), le modalità di utilizzo e i tempi per l’elargizione delle risorse rese disponibili per l’anno 2024 (2,5 milioni di euro), modalità e tempi di elargizione delle risorse previste dalla legge di stabilità regionale del 2024 (5,2 + ulteriori 7,5 milioni di euro)”.