ROMA – Stop ai trasferimenti di proiettili alla Polonia, nel timore che possano essere utilizzati nel conflitto tra Ucraina e Russia: la decisione è del Comitato del Sudafrica per il controllo sulle armi convenzionali (Ncacc).
UN CONTRATTO DA 44 MILIONI DI EURO
Il provvedimento, hanno riferito nei giorni scorsi media di Pretoria, congela un contratto del valore di 44 milioni di euro relativo alla produzione e alla consegna di proiettili di artiglieria calibro 155 millimetri. A fornire le munizioni avrebbe dovuto essere lo stabilimento sudafricano dell’azienda tedesca Rheinmetall. Dopo l’avvio dell’offensiva russa in Ucraina nel 2022, la Polonia ha aumentato in modo significativo la propria capacità di dotarsi di proiettili. Uno degli accordi più importanti siglati da Varsavia coinvolge gli Stati Uniti, ha un valore di due miliardi e mezzo di dollari e riguarda la consegna di un sistema integrato per la difesa anti-aerea e anti-missile.
4% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO
A oggi la Polonia spende in armi e difesa circa il 4 per cento del suo Prodotto interno lordo (Pil), quasi il doppio del 2 per cento richiesto dall’Alleanza atlantica della quale fa parte. Come altri Paesi della regione subsahariana, il Sudafrica mantiene una posizione neutrale rispetto al conflitto tra Ucraina e Russia. Lo stop alla consegna dei proiettili è stato comunicato dopo l’avvio di un’offensiva militare delle forze di Kiev all’interno del territorio di Mosca.
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