(Adnkronos) – “Il dialogo è per noi un aspetto cruciale se vogliamo assicurare che le innovazioni tecnologiche si traducano in politiche efficaci e reali a beneficio dell’intera collettività”. Sono queste le parole pronunciate da Carlotta Penati, presidente dell’Ordine ingegneri di Milano, durante gli Stati generali delle ingegnerie digitali, primo momento di confronto e visione condivisa tra istituzioni, professionisti e imprese per promuovere l’innovazione tecnologica a Milano e nel Paese.
“In un’epoca di rapidi cambiamenti, di incertezza sociale e spesso di mancanza di punti di riferimento, gli ingegneri, con il loro know-how, le loro competenze devono mettersi in gioco per divenire guide tecniche a supporto della collettività e dei decisori politici”, ha proseguito Penati. “Ma anche per essere promotori e costruttori di un nuovo paradigma socioculturale, che li vede attivamente in prima linea su più fronti: lo sviluppo sostenibile, l’efficienza energetica, la salute pubblica, la sicurezza nel contesto urbano sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati in questa sede, oggi e domani”.
“L’ingegneria innovativa sta plasmando il futuro in modi prima inimmaginabili. Nel mezzo di questa epocale trasformazione, è però essenziale mantenere saldi i principi fondamentali della nostra professione”, è il concetto espresso da Penati. “Il rigore scientifico, la metodologia accurata, l’attenzione alla precisione e alla qualità sono valori imprescindibili, che devono continuare a guidare il nostro lavoro anche nell’era digitale. Sono questi principi a garantire l’affidabilità e l’efficacia delle soluzioni ingegneristiche, a prescindere dal contesto applicativo”.
“Queste iniziative dimostrano concretamente come l’ingegneria digitale possa incidere positivamente e profondamente sulla nostra vita quotidiana, migliorando l’accessibilità, l’efficienza e l’efficacia dei servizi sanitari. La premiazione non rappresenta soltanto un riconoscimento dei meriti individuali delle startup coinvolte, ma anche la manifestazione del nostro comune desiderio di promuovere un futuro in cui la tecnologia sia creata dall’uomo per l’uomo”, ha concluso.