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“Mamma, è terribile”: l’incubo del terremoto per chi ha figli con autismo

Mondo“Mamma, è terribile”: l’incubo del terremoto per chi ha figli con autismo

NAPOLI – “Terremoto, terremoto“. Ripete continuamente Luigi, un 17enne con un disturbo dello spettro autistico severo, che da due giorni è alle prese con le scosse che stanno facendo tremare i Campi Flegrei e tutta Napoli. Quattro sono state avvertite anche questa mattina, alle 8.28 la prima di magnitudo 3.6 e poi a calare fino alle 11.28. “L’altro ieri sera sono stata presa dal panico e dall’ansia”, racconta la mamma Daniela, mentre “mio figlio era spaesato e agitato, ma ha capito cosa stava succedendo”. La sua è un’agitazione che dura da tempo: “Stiamo vivendo uno sciame sismico accentuato, ma queste scosse le sentiamo da mesi. Così ogni tanto Luigi mi dice ‘terremoto, terremoto’, perché gli è rimasta questa parola in testa, che ripete anche quando non ci sono le scosse”. Luigi ha vissuto la casa che si muoveva, la paura della mamma e di sua sorella, tante sensazioni che continuano ad agitarlo. Questa stessa irrequietezza la stanno provando anche i dieci ragazzi con disturbi dello spettro autistico dell’associazione ‘Semplicemente noi – autismo insieme’.

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Sono una mamma di due ragazzi con autismo, uno è verbale, l’altro no, ma posso descrivere come stanno. Giacomo mi ha detto ‘mamma io ho molta paura, ho sentito muovere ed è stato terribile’. Ormai, dalle forti scosse di due giorni fa, compreso quelle di questa mattina, ogni volta che sente qualcosa dice ‘terremoto’ e ‘mamma è terribile’”, racconta Anna, che è anche presidente dell’Associazione. Francesco è il gemello non verbale e la sua ansia la esprime attraverso un “continuo movimento irrequieto per la casa, non riesce a stare sereno. Sono rimasta in contatto con le altre madri per aiutarci reciprocamente- continua Anna- e mi confronto con loro al telefono perché nessuna di noi esce da casa. I nostri figli vivono una forte agitazione, soprattutto quelli non verbali. Anche stamattina, durante e dopo le scosse ho cercato di tranquillizzare i ragazzi dicendo che non stava succedendo niente. Ho anche dovuto spiegare che in caso di pericolo abbiamo le valigie già pronte accanto alla porte. Non sono sereni, ma non lo siamo nemmeno noi genitori. La situzione è complessa- confida Anna- alcuni dei ragazzi seguiti dall’associazione soffrono di epilessia”.

‘Semplicemente noi – autismo insieme’ lavora con i ragazzi con spettro autistico dai 15 ai 25 anni nella zona dei Campi Flegrei. “Per loro è un momento particolarmente complicato, perché i genitori hanno paura di farli uscire da casa e in questo modo hanno anche difficoltà ad andare a lavoro. Intanto le istituzione hanno chiuso le scuole e in alcune zone, come a Bagnoli stamattina, si stanno svolgendo le prove di evacuazione”.
L’altra notte, continua Anna, “tra Bacoli e Pozzuoli c’erano tante persone in panico. Sono state ore brutte, hanno assaltato i distirbutori di benzina. Noi abbiamo preferito stare all’aperto, non siamo andati nei luoghi affollati perché per i nostri ragazzi non sarebbe stato semplice. La diversità dalla loro routine li spaventa”.
Anna comunica con i suoi figli e con gli altri ragazzi con autismo attraverso la comunicazione aumentativa e “molti usano il comunicatore. Abbiamo spiegato il più possibile cosa stesse accadendo e loro erano partecipi, ma non sono pronti per una evacuazione di emergenza- conferma la mamma- devono essere ancora guidati molto e se non siamo chiari con la comunicazione sarà difficile gestire le emergenze. Bisogna dargli dei segnali ben precisi, spiegando i rumori e l’azione da adottare in caso di suoni pericolosi”.

Ora che tutte le attività sono bloccate, Anna cerca di impegnare il loro tempo in maniera costruttiva: “Mettiamo a posto le cose, sistemiamo la casa, ma per chi ha un disturbo autistico è pesante non poter svolgere le attività sportive o non seguire tutte le sue abitudini. Noto che cadono di più nelle ossessioni, camminano avanti e indietro, perché hanno bisogno di gestire il tempo, e poi continuano a chiedersi perché succede tutto questo”.

Prosegue il racconto: “Mi sono attrezzata con un calendario, gli ho dato un tempo spiegando che questa settimana è accaduto un imprevisto e in questi due giorni non potremo vedere il gruppo di amici ma possiamo chiamarli, anche se non faremo le attività giornaliere. Giacomo e Francesco sentono la nostalgia degli amici, sono un bel gruppo e fanno tante attività all’esterna insieme. Sabato ad esempio- informa la mamma- insieme alla Lega navale italiana, sezione di Pozzuoli, parteciperanno all’11esimo raduno dei canoisti che va da Napoli a Capo Miseno, se tutto procederà regolarmente. I nostri ragazzi faranno da guida lungo le coste ai canoisti durante il tragitto e spiegheranno cosa i canoisti osserveranno lungo la costa e sotto i fondali. Gli racconteranno cos’è la nostra caldera”.

Quando la vita potrà tornare alla normalità anche questi giovani potranno tornare alle loro attività. Per loro è al lavoro la nuova struttura ‘Alda Merini’, inaugurata il mese scorso. “Siamo il primo gruppo appartamento che nasce nella zona flegrea, una struttura accreditata con l’ambito territoriale di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida. È un gruppo appartamento per persone con disabilità psichica gestito da Proodos in un bene confiscato nel Comune di Bacoli, ed è concesso in uso a Proodos per lo svolgimento di attività rivolte a persone con disturbi pervasivi dello sviluppo”, precisa la coordinatrice Rosanna Dottorini. Il gruppo appartamento conta sei posti letto, ma la struttura svolge anche delle attività per il consolidamento delle autonomie personali, domestiche, lavorative e del tempo libero. “Fino a luglio sono in programma 20 open day gratuiti per le famiglie, poi promuoveremo anche delle sperimentazioni notturne. Lavoriamo in sinergia con i servizi sociali, con l’asl e le scuole del territorio. Ospitiamo ragazzi dai 18 anni in poi, poiché per questa fascia d’età c’è poco”, conclude.

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