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Manovra, CNA a Governo: interventi su costo energia e incentivi investimenti

NewsManovra, CNA a Governo: interventi su costo energia e incentivi investimenti

A misura di piccola impresa

Ridurre le spese energetiche, riorganizzare progetti come Transizione 5.0 e Industria 5.0 in modo che siano alla portata delle piccole imprese, così da migliorare l’efficienza del sistema di incentivi e accelerare i processi di semplificazione. Queste sono le richieste avanzate da CNA durante l’incontro di ieri a Palazzo Chigi riguardante la manovra, sottolineando la necessità di eliminare le barriere agli investimenti.

A causa dell’influenza dei dazi sulle esportazioni e dell’incertezza che impatta negativamente sulla domanda interna, “la spesa in investimenti continuerà a guidare una crescita che rimane comunque fragile. In questo contesto, l’espansione territoriale della Zes unica è un passo positivo, ma è fondamentale eliminare il vincolo di 200mila euro come investimento minimo per non escludere la maggior parte delle piccole imprese. Inoltre, è indispensabile un sostegno straordinario per le piccole imprese che operano a livello internazionale”.

La Confederazione riconosce che garantire la stabilità dei conti pubblici e uscire dalla procedura d’infrazione “sia fondamentale, specialmente in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze politiche ed economico-finanziarie. Tuttavia, sono altrettanto imprescindibili misure per rafforzare la competitività delle imprese e potenziare la crescita del Paese con una visione a medio-lungo termine, poiché a breve si esaurirà l’impulso del PNRR”.

Più in dettaglio, CNA ha messo in evidenza la necessità di un supporto creditizio per le piccole imprese, sottolineando l’importanza di mantenere il sistema di garanzie. Sono state espresse opinioni favorevoli riguardo alla conferma per il 2026 dell’ecobonus al 50%, sottolineando la necessità di stabilità e certezza per le norme e gli incentivi nel tempo.

Inoltre, per quanto riguarda la nuova rottamazione, la Confederazione concorda con l’approccio del Governo, che mira a sostenere i contribuenti fiscalmente meritevoli. Infine, si auspica che la parte relativa alle entrate della prossima manovra non comporti un incremento delle tasse per le piccole imprese.

Ciro Di Pietro

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