L’importo massimo che può essere portato in detrazione è di 250 euro per ogni contribuente
Con il Modello 730/2024 è possibile richiedere la detrazione IRPEF per le spese sostenute nel 2023 per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Sono detraibili gli abbonamenti che consento un numero illimitato di viaggi su un determinato percorso o sull’intera rete in un determinato periodo di tempo inclusi abbinamenti annuali, mensili e settimanali.
“L’importo massimo che può essere portato in detrazione è di 250 euro per ogni contribuente con una detrazione IRPEF del 19% – evidenzia Alfredo Accolla, consigliere d’amministrazione della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili – il che vuol dire un importo massimo di 47,50 di rimborso. Tale limite applica complessivamente anche alle spese sostenute per i familiari a carico”.
Le spese devono essere riportate nel rigo da E8 a E10 della Sezione I del Modello 730/2024, utilizzando il Codice 40.
“La detrazione è riconosciuta per le spese effettivamente sostenute nel 2023, indipendentemente dal periodo di validità dell’abbonamento. Il pagamento – prosegue Accolla – deve essere effettuato tramite sistemi tracciabili e documentato con il titolo di viaggio, che deve riportare la data di inizio e di scadenza e la ricevuta di pagamento dell’abbonamento che attesti la tracciabilità del pagamento”.
Le spese rimborsate dal datore di lavoro nel 2023 indicate nella Certificazione Unica, non possono essere detratte. La detrazione è ammessa solo sulla parte di spesa non rimborsata.
È possibile cumulare la detrazione con il bonus trasporti, ma solo per la parte di spesa rimasta effettivamente a carico del soggetto.
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