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Nissan e Università Roma Tre insieme per la mobilità del futuro

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Nissan Academy e-4U: formazione, ricerca, borsa di studio, stage

Roma, 15 nov. (askanews) – Formazione, ricerca, assegnazione di una borsa di studio, opportunità di stage di sei mesi retribuiti per due laureati magistrali. Queste le quattro opportunità offerte da Nissan agli studenti del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre con il programma Nissan Academy e-4U pensato dalla casa giapponese per avvicinare i giovani al settore automotive. Il programma, già avviato con l’Università Federico II di Napoli e con l’Università di Palermo, e che presto arriverà anche all’Alma Mater di Bologna, vede ora coinvolto l’ateneo romano dove la collaborazione ha preso il via con il seminario “La mobilità del futuro: sostenibile, sicura e connessa” tenuto dal presidente e amministratore delegato di Nissan Italia Marco Toro.”Abbiamo molto interesse ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, abbiamo anche una responsabilità sociale come marchio e quindi – dichiara il presidente e ad di Nissan Italia Marco Toro – siamo venuti qui a erogare formazione con un seminario sulle tendenze della mobilità del futuro, lasciamo come formazione sperimentale due auto – la nostra Ariya 100% elettrica e un Qashqai e-Power, nuova tecnologia Nissan elettrico senza spina – affinché gli studenti si sbizzarriscano e poi, soprattutto, cerchiamo di avvicinarli al mondo del lavoro, fatta la parte formativa, con l’introduzione in azienda. Quindi ci sono due stage remunerati, allocati all’Università di Roma Tre e anche una borsa di studio per una tesi di laurea sul mondo dell’auto, su un tema che sceglieremo insieme all’Università”.Un’opportunità per gli studenti di mettere in pratica quanto appreso nelle aule, come ha sottolineato il Direttore del Dipartimento Salvatore Andrea Sciuto.”Noi crediamo fermamente nel fatto di orientare e guidare i nostri studenti anche al di fuori del percorso accademico – dichiara il prof. Sciuto – e solamente con un’interazione con aziende primarie, dove hanno modo di interfacciarsi con le tecnologie più attuali e poi offrendogli anche queste opportunità di borse di studio e di stage post lauream possiamo guidare lo studente e accompagnarlo verso il mondo del lavoro”. In sala i prossimi ingegneri, chiamati a pensare la mobilità del futuro e a portarla su strada, a cominciare dall’elettrico che è già realtà ma che in Italia, spiega Toro, copre solo il 4% del mercato, mentre in altri Paesi come Germania, Inghilterra, Francia è tra il 15 e il 20%.”Cosa hanno fatto di diverso rispetto a noi? Hanno generato più punti di ricarica sul territorio e hanno dato delle forme di incentivi statali lanciate già nel tempo che stanno durando. Questi – dichiara Toro – sono i due elementi su cui abbiamo un ritardo. Esistono però le risorse all’interno del Pnrr, sono 750 milioni allocati affinché queste risorse producano punti di ricarica. Quindi più incentivi, case e istituzioni, e più punti di ricarica”.

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