Paese assediato dalla barbarie del regime e dalla complicità delle sue istituzioni
Nonno (FdI) Siamo vicini alla comunità venezuelana
La recente sentenza del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ), in chiara complicità con il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) e sotto il giogo del regime di Nicolas Maduro, segna uno degli attacchi più atroci alla Costituzione, allo Stato di diritto e ai principi di sovranità, democrazia e libertà in Venezuela.
Questo verdetto, che cerca di ignorare la volontà del popolo venezuelano, ha certificato un colpo di stato elettorale, proteggendo un processo fraudolento che cerca di perpetuare la dittatura a ogni costo.
In questo contesto, la citazione al presidente eletto, Edmundo González, non è altro che un vile atto di intimidazione, repressione e persecuzione politica, destinato a soffocare ogni residuo di resistenza e dissidenza. Non stiamo assistendo solo a un attacco ai venezuelani, che da 26 anni sopportano l’oppressione e la miseria imposta da questo regime corrotto.
In gioco c’è molto di più: si tratta di un attacco diretto alla democrazia stessa, agli organismi internazionali e ai diritti e libertà fondamentali dei popoli.
Con questo nuovo assalto, il regime di Nicolas Maduro non sfida solo i cittadini venezuelani, ma anche la comunità internazionale, compresi i 22 paesi e l’Unione Europea che chiede che venga rispettata la sovranità popolare.
La brutale repressione in atto oggi giorno in Venezuela ricorda gli orrori dei regimi totalitari del passato, un asse del male che ora si espande con forza in America Latina, minacciando di far precipitare la regione in una nuova era di oscurità
In Venezuela, le tattiche del regime hanno raggiunto livelli di crudeltà inimmaginabili. La repressione non discrimina: bambini, adolescenti, adulti e anziani sono vittime di una violenza statale spietata.
Le forze di sicurezza, finanziate con un budget che ignora i bisogni fondamentali della popolazione, non risparmiano metodi per mettere a tacere gli oppositori, utilizzando dalla tortura alle esecuzioni extragiudiziali.
Questo ‘terrorismo’ di Stato non cerca solo di soffocare la resistenza, ma anche di instillare una paura paralizzante nella società, con l’obiettivo di mantenere il regime al potere a qualsiasi costo.
Ma nonostante questi tentativi disperati di consolidare il loro potere, la resistenza dentro e fuori dal Venezuela non si arrende. Alziamo le nostre voci in tutto il mondo, unendo gli sforzi con tutti coloro che credono nella democrazia, nella libertà e in un futuro migliore.
Chiediamo a tutta la comunità internazionale, che venga riconosciuto Edmundo González come il legittimo presidente eletto del Venezuela, e che si fermi immediatamente la repressione e i crimini contro i cittadini venezuelani.
La lotta per la liberazione del Venezuela è ora anche la lotta per la preservazione dei valori democratici e dei diritti umani in tutta l’America Latina e nel mondo. Non ci fermeremo fino a quando non vedremo la nostra patria libera da questo giogo inumano.
La battaglia per il Venezuela è una battaglia per la giustizia, la libertà e la dignità umana. Con il sostegno della comunità internazionale e la determinazione dei venezuelani, riusciremo a sconfiggere questo regime che rappresenta la legittimazione del male di fronte al bene, e ristabiliremo la democrazia e la pace nella nostra amata nazione.
Le accuse contro il presidente eletto, evidenziando come queste azioni facciano parte della strategia di persecuzione politica del regime.
Come afferma la nostra Leader Maria Corina Machado: “La Missione d’inchiesta delle Nazioni Unite sul Venezuela ha emesso un nuovo pronunciamento in cui afferma che “la Corte Suprema di Giustizia (TSJ) e il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) mancano di imparzialità e indipendenza e hanno svolto un ruolo nella macchina repressiva dello Stato”.
Ringraziamo la Missione indipendente per questa posizione ferma e inequivocabile. Non c’è manovra che possa dare a Nicolas Maduro un briciolo di legittimità di fronte al colpo di Stato alla Costituzione che intende perpetrare. Il popolo ha parlato. La sovranità popolare si deve rispettare”.
“Siamo profondamente vicini alla comunità venezuelana che sta vivendo ore di ansia e paura. L’antidemocratico Maduro ha messo in atto azioni vessatorie e violente al fine di occultare le illegalità compiute nelle ultime elezioni e mettere a tacere tutti gli oppositori al regime comunista da lui personificato”. Così Marco Nonno (nella foto in basso), presidente del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, ha espresso vicinanza e sostegno alla comunità venezuelana.
“Considerate le numerose irregolarità denunciate dalle opposizioni, è fondamentale – aggiunge Nonno – che l’Unione Europea e tutta la comunità internazionale non riconoscano la rielezione di Maduro, è democraticamente giusto che venga considerata la volontà del popolo venezuelano, dopo oltre 20 anni di sopraffazione”.
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