ROMA – I voti degli ex missini ai post-comunisti. Gianni Alemanno, segretario del movimento Indipendenza, lancia un appello ai suoi elettori: alle europee votate per Democrazia sovrana popolare di Marco Rizzo. No all’astensionismo, dice oggi l’ex sindaco di Roma a “iscritti e simpatizzanti”, andate e votate: “Useremo il ‘Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli’ promosso da Franco Cardini, che abbiamo firmato insieme ai leader di Democrazia Sovrana Popolare, come punto di riferimento per le nostre scelte elettorali”. Sovranismo rossobruno.
I due flirtano da tempo, politicamente parlando. Hanno condiviso tavoli, convegni, iniziative. Sono stati a un passo dal presentarsi insieme nel listone Libertà di Cateno De Luca: c’era un accordo firmato, poi non se n’è fatto nulla. Dicono che i tre abbiano discusso sulla circonferenza dei simboli da mettere sulla scheda. Ora puntano a colorare di rossobruno la scheda elettorale per Strasburgo. Come faranno anche a Modena, dove la realtà supera la fantasia: una lista unitaria a sostegno del candidato sindaco Daniele Giovanardi, fratello dell’ex ministro.
Per le europee Alemanno ha rinunciato a correre per conto proprio, quasi impossibile raccogliere le firme in vista di giugno. A niente è valso un appello a Sergio Mattarella. A vuoto è andata anche la richiesta di aiuto che Rizzo ha lanciato a Giorgia Meloni. L’ex segretario del Partito comunista è però riuscito a presentare la lista di Democrazia sovrana popolare nella circoscrizione Centro. “Sovranità no guerra“, scrive sulle foto che accompagnano la sua candidatura da capolista.
Mercoledì scorso i due hanno presentato insieme il Manifesto per la sovranità e i diritti dei popoli, illustrato dallo storico Franco Cardini, dall’analista Stefano Orsi, il biologo Enzo Pennetta e il filosofo Andrea Zhok; tutti d’accordo nel ribadire il “no alla guerra”.
Oggi, partendo da quel documento, Alemanno si schiera pubblicamente per Marco Rizzo. “Di fronte alla legge che ci ha impedito di partecipare alle elezioni, non faremo l’errore di reagire con l’astensionismo– spiega il segretario di Indipendenza- voteremo per quelle liste e quei candidati che si dichiarano esplicitamente contrari alla guerra e alle altre follie dell’Unione europea”. Quindi, annuncia, “chiederemo ai nostri iscritti e simpatizzanti di andare a votare, perché aderendo all’astensionismo finiremmo per contribuire alla strisciante delegittimazione della democrazia che si respira in tutta Europa. Voteremo invece per tutte le liste e i candidati che, nelle diverse circoscrizioni, si dichiarano esplicitamente contrari alla guerra in Ucraina e in Palestina e contro tutte le altre follie di Bruxelles, a cominciare dal patto di stabilità europeo che impone all’Italia di tagliare 100 miliardi di euro in 7 anni”.
Il punto di riferimento sarà il Manifesto “firmato insieme ai leader di Democrazia Sovrana Popolare”, Rizzo e Toscano. Obiettivo è “far emergere un fronte politico contrario alla sudditanza dell’Italia nell’Unione Europea”.
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